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giovedì 1 marzo 2012

Combattiamo la stitichezza in modo semplice

Conosciuti fin dall'antichità, i semi di lino sono un rimedio semplice, economico ed efficace per migliorare la salute dell'intestino e contrastare la stitichezza. Reperibili con una spesa minima in tutte le erboristerie, la loro preparazione va fatta secondo un metodo preciso, ma assicura una certa regolarità intestinale senza effetti indesiderati e senza creare dannose dipendenze.
Il loro costo è irrisorio, si possono acquistare in pacchetti da 500g al prezzo di un paio di euro, oppure sfusi all'etto. Sono i semi della pianta del lino (Linum usitatissimum),  botanicamente la stessa che fornisce la fibra tessile che noi tutti conosciamo (a dire il vero possono cambiare le varietà da fibra e quelle da seme, ma concettualmente parliamo della stessa pianta). Sono ricchissimi di acidi grassi polinsaturi e di fibre. I grassi vegetali della serie omega-3 e omega-6 si trovano nell'olio che da essi si può ricavare, una volta sottoposti a spremitura a freddo. Lo si può comprare già pronto in erboristeria e sarà un valido aiuto per contrastare colesterolo e trigliceridi.
In questo caso descriviamo la preparazione del macerato di semi di lino (dalle nostre parti anticamente noto come linusa) che è un eccezionale rimedio per ridare regolarità all'intestino, favorire l'evacuazione combattendo la stitichezza, oltre a disinfiammare la mucosa intestinale. Al contrario della maggior parte dei lassativi (anche a base di erbe, di cui parlaremo in un prossimo articolo) non produce dipendenza nè tolleranza (necessità di aumentare la dose per mantenere l'efficacia). Non hanno un azione diretta, ma agiscono nel tempo per cui vanno assunti di preferenza tutti i giorni, per periodi più o meno lunghi.

Come si preparano i semi di lino? E' semplice ma richiede un minimo di perizia. La dose per persona è di 1 o 2 cucchiai da tavola. Alla sera si fa bollire una quantità di acqua pari a 250 ml (ovvero una tazza), raggiunta l'ebollizione si toglie dal fuoco e si versa sui semi in un recipiente, lì si lascerà macerare tutta la notte. Al mattino seguente i semi avranno assorbito parte dell'acqua e avranno ceduto buona parte delle loro fibre (polisaccaridi) al liquido restante che assumerà una consistenza più o meno densa, fino quasi a gelatinosa (più è soda la consistenza più sarà efficiente). Si beve, facendo attenzione a consumare anche i semi, tranne nel caso si soffra di diverticolite, nel qual caso il macerato va preventivamente filtrato.
I semi così preparati, una volta giunti nell'intestino, svolgeranno almeno due importanti funzioni: quella di riempimento che provocherà una stimolazione della peristalsi (azione meccanica) e quella disinfiammante per via delle fibre polisaccaridiche altrimenti note come mucillagini contenute.
E' un rimedio semplice, di preparazione relativamente facile, non ha un sapore amaro, basta abituare il palato alla consistenza del prodotto finale.

Curiosità: i semi di lino come fonte di omega3 si possono preparare anche in casa... come? Basta farli germinare. In un colino o per chi ce l'ha in un germinatoio, si mantengono umidi per qualche giorno, quando il germoglio avrà raggiunto i 1-2 cm di lunghezza si raccolgono. Vanno consumati di preferenza crudi in insalata.

Molti consigliano l'uso dei semi di lino tal quali o macinati con un macinacaffè, ma posso assicurare che gli effetti di queste preparazioni con quelle sopra descritte sono ben diversi. Se posti a macerazione in acqua bollente si avrà una maggiore disponibilità di fibre, per cui aumenterà non di poco l'azione sull'intestino. Se sottoposti a germinazione invece si avrà un incremento notevole di omega3, che diventano molto più biodisponibili rispetto al consumo tal quale. Rimane l'alternativa dell'olio che però va acquistato tal quale.

Per concludere, l'uso dei semi di lino può anche essere fatto da persone perfettamente in salute per mantenere sano l'intestino. Infatti l'azione disinfiammante delle mucillagini contenute aiuta a ripristinare la fisiologica funzionalità della mucosa intestinale, rendendola così maggiormente resistente all'azione di sostanze aggressive, specialmente quelle assunte con l'alimentazione. L'intestino in buona forma è la chiave per una buona salute generale, permette l'ottimale assorbimento dei nutrienti e la corretta azione disintossicante dell'organismo. Molti studi dimostrano anche che un regolare apporto di fibre può contrastare la formazione di tumori all'intestino.

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