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mercoledì 25 luglio 2012

Insufficienza venosa: i gemmoderivati, il rimedio delicato

I preparati di gemme e tessuti meristematici sono ricchissimi in principi attivi e opportunamente estratti con una miscela ternaria di alcol, acqua e glicerolo, si trovano in commercio sotto forma di gocce utili per un vasto numero di patologie. Scopriamo nello specifico come possono aiutarci a trattare l'insufficienza venosa cronica, tormento della stagione calda.





Abbiamo visto in un recente articolo come l'utilizzo di certe piante può aiutare a contrastare il quadro clinico dovuto all'insufficienza venosa cronica con tutti i sintomi correlati.

In questo caso vediamo invece come i gemmoderivati possono aiutarci e perchè ha senso usarli. 

Innanzitutto accenniamo molto brevemente a cosa sono i gemmoderivati. Si tratta di estratti liquidi a base di una soluzione ternaria idrogliceroalcolica in cui si pongono a macerare giovani tessuti della pianta, tipicamente le gemme al momento della loro apertura (generalmente in primavera), i giovani getti, la linfa, le radichette. La particolarità di questi estratti è che risultano ricchissimi in tutta una serie di composti che nelle piante hanno funzione di tipo ormonale, che esercitano la loro funzione solo al momento della massima crescita della parte del vegetale, per poi scomparire nell'organo adulto (salvo poi ripresentarsi in determinati momenti, come l'acido abscissico alla caduta delle foglie). Queste sostanze, così tanto concentrate a livello dei tessuti embrionali, svolgono nell'uomo molte interessanti azioni, soprattutto a livello del sistema immunitario, del sistema linfatico e degli organi interni.

Chiaramente ogni gemmoderivato ha la sua specificità, nel nostro caso analizzeremo brevemente l'uso dei seguenti: Sorbus domestica, Castanea vesca, Betula verrucosa (i binomi latini per convenzione vengono dati agli estratti preparati secondo il metodo descritto, per quella determinata pianta). 

Prima della descrizione dei singoli estratti ci chiediamo: perchè ricorrere ai gemmoderivati? Innanzitutto la loro particolarità compositiva ne fa un rimedio talvolta molto più specifico di altri per determinati casi, agiscono con meccanismi più complessi rispetto alla tintura idroalcolica o all'estratto acquoso (infuso, decotto) e soprattutto hanno bassissima interazione con farmaci o altri trattamenti erboristici. Ciò ci permette di somministrarli anche in soggetti con quadri clinici complessi, allergie, intolleranze o stati particolari come la gravidanza e l'allattamento.

Sorbus domestica: è l'estratto delle giovani gemme di sorbo, albero dai frutti eduli ormai poco diffuso, ma che è sempre valido riscoprire. Si utilizza una posologia di 50 gocce sciolte in poca acqua da trattenere 1 minuto in bocca (assorbimento perilinguale) e poi degluitre, 2 volte al giorno a stomaco vuoto.
Migliora la circolazione periferica soprattutto degli arti inferiori grazie alla capacità di fluidificare il sangue e ridurne la viscosità. Allo stesso tempo tonifica le pareti dei vasi venosi, riducendo la permeabilità capillare (praticamente riduce il gonfiore dei tessuti), decongestiona e riduce l'infiammazione. 

Castanea vesca: dalle giovani gemme di castagno viene invece questo rimedio, che si usa con la stessa posologia del precedente, ovvero 50 gocce in poca acqua 2 volte al giorno a stomaco vuoto, sempre da trattenere 1 minuti in bocca prima di deglutire. Rispetto al precedente ha un'azione più di drenaggio linfatico, riduce significativamente l'edema e il gonfiore, favorisce di conseguenza il ritorno venoso. Uno dei segni più evidenti dell'azione è la forte riduzione del senso di pesantezza alle gambe, tipico della patologia. L'associazione tra gemme di sorbo e castagno è molto utile per trattare l'insufficienza venosa da tutti i punti di vista e la sinergia tra le due preparazioni è superiore all'uso di esse singolarmente.

Betulla verrucosa: è molto utile l'assunzione della linfa di betulla, che agisce da potente drenante linfatico, riducendo edema e gonfiore. Agisce molto bene sul microcircolo per cui può contribuire a ridurre gli inestetismi della cellulite. E' un ottimo rimedio di drenaggio generale e di depurazione, elimina le scorie metaboliche e l'acido urico, per cui ha un uso più generale rispetto ai due rimedi esaminati prima. Tuttavia in un quadro di insufficienza venosa l'aggiunta della linfa di betulla può apportare grandi benefici sul gonfiore delle gambe. In questo caso è utile assumere quotidianamente 150/200 gocce, da sciogliere in 1,5/2 litri di acqua oligominerale, da bere a sorsi fuori dai pasti, preferibilmente la mattina.

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