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domenica 18 marzo 2012

Scopriamo il natto: un cibo contro l'osteoporosi

Il Natto è un cibo fermentato derivato dai fagioli di soia, prodotto in Giappone da lunghissimo tempo e poco conosciuto in occidente. E' un alimento importante perchè ricco di nutrienti, soprattutto contiene un fermento vivo (Bacillus subtilis natto) che agisce da probiotico oltre che vitamina K2, elemento che secondo gli studi più recenti migliora numerose funzioni organiche e soprattutto favorisce significativamente la fissazione di calcio nelle ossa. Scopriamo allora questo cibo fermentato e le altre fonti di vitamina K2, una nuova strada per contrastare l'osteoporosi.
In Giappone (specialmente nella parte orientale del paese) il Natto è un alimento abbastanza comune per la colazione, essendo ricco di fermenti lattici e di proteine garantisce un buon apporto di energia per affrontare la giornata. Viene preparato dalla fermentazione dei fagioli di soia sin dall'antichità, tanto che veniva considerato una parte fondamentale dell'alimentazione nel Giappone medievale, insieme al miso. E' un cibo dal forte odore, dal sapore deciso e dalla consistenza particolare, che poco di frequente incontra il gusto dei consumatori occidentali, però vale la pena provare viste le sue supposte proprietà di contrastare l'insorgenza del colesterolo e l'osteoporosi, grazie all'apporto di vitamina K2.

La storia di questo alimento si perde nella notte dei tempi, secondo alcuni autori la sua preparazione potrebbe addirittura risalire al 10'000 a.C., mentre per altri sarebbe molto più recente, intorno all'anno 1000 o persino dopo il 1600.
Di certo sappiamo che il natto che oggi si mangia in Giappone è una versione che è apparsa dopo il 1926, quando vennero apportate modifiche sostanziali ai processi di produzione, il che diede origine ad un prodotto più consistente e con un processo produttivo semplificato.

Dal punto di vista organolettico il natto colpisce subito per il suo forte odore acidulo, dovuto al processo di fermentazione. Dal punto di vista dell'aspetto si nota invece una consistenza viscida e filamentosa, che di certo non invita all'assaggio iniziale. Il sapore è invece buono, quasi salato e con qualcosa di nocciolato.

Oltre che a colazione, nel paese del Sol Levante non è raro trovare il natto in altri piatti salati sotto forma di condimento, oppure mischiato al miso nella famosa zuppa. Lo si può trovare anche come snack, dopo essere stato essiccato, oppure nel gelato. A parte i gusti personali, per godere degli effetti salutistici di questo alimento di per sè molto digeribile non importa la forma in cui si assume.

Vediamo adesso quali sono i supposti effetti salutistici di questo particolare alimento. In Giappone è ben conosciuto per essere un fluidificante del sangue utile per la prevenzione delle trombosi. Quest'azione si manifesta grazie alla presenza di due sostanze: la pirazina e l'enzima nattochinasi, naturalmente presenti nel prodotto. Specialmente la nattochinasi dimostra una significativa azione in tal senso, tanto che è possibile trovare in Oriente integratori alimentari a base di questo enzima purificato.

Un recente studio condotto a Taiwan nel 2009 pare aver indicato che l'enzima nattochinasi non solo riduce l'aggregazione piastrinica (agendo quindi da fluidificante del sangue) ma sarebbe anche in grado di dissolvere le fibrille amiloidi, accumuli di proteina amiloide che può portare a patologie importanti come le amiloidosi e altre simili come l'Alzheimer.

Molto importante è la presenza di vitamina K2, in quantità pari a circa 870 mg per 100 grammo di prodotto. Questa molecola contribuisce a formare il sito di legame del calcio in determinate proteine, favorendo la fissazione di questo nelle ossa. Come si può ben intuire la regolare assunzione di questa vitamina può essere un utile rimedio contro l'osteoporosi.

La vitamina K2 come abbiamo visto aiuta a fissare il calcio nelle ossa, ma non solo. Un regolare apporto favorisce anche la salute del sistema cardiovascolare, migliorando di conseguenza il microcircolo cerebrale con aumento dell'efficienza delle facoltà cognitive (memoria, attenzione, concentrazione) e la funzionalità del cuore. 

Ma perchè è così importante la vitamina K2? Cerchiamo di capirlo in breve: mentre la vitamina D aiuta direttamente a fissare il calcio nelle ossa, la K2 fa sì che questo calcio venga assorbito effettivamente nelle ossa e non in altri organi. Un meccanismo che produce anche l'assunzione di magnesio ma con un metodo differente (il magnesio crea un pH basico nel sangue e quindi fa sì che il calcio non venga rilasciato dal tessuto osseo per agire da sostanza tampone e basificare un sangue troppo acido, per dirla in breve). Il fatto che la vitamina K2 indirizzi il calcio nei siti giusti è molto importante perchè contemporaneamente favorisce la calcificazione ossea ma riduce l'indurimento di alcune parti del sistema cardiovascolare, tessuto cardiaco e arterie soprattutto. Questo significa che è fondamentale assumere il calcio insieme alla vitamina D3 e K2, perchè così siamo sicuri che esso si vada a depositare dove effettivamente serve e non dove possa diventare pericoloso! Questo è il motivo per cui alcuni studi hanno evidenziato che la supplementazione di calcio tal quale può addirittura favorire l'insorgenza di attacchi cardiaci.

Il consiglio è quindi di iniziare a consumare questo eccezionale alimento, ma... se non riuscissimo a procurarcelo, oppure il suo gusto è davvero troppo per noi? E' utile sapere che un'altra fonte di vitamina K2 sono i formaggi, in particolare sembra che la ricotta ne sia molto ricca. Tuttavia se consumiamo il natto è utile sapere che appena 15 grammi al giorno sono sufficienti a fornire tutta la vitamina K2 di cui abbiamo bisogno. Un buon motivo per introdurlo nella nostra colazione o nello spuntino di mezza mattina.

7 commenti:

  1. dove posso trovare questo alimento così poco conosciuto?

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  2. IL MIO COMMENTO DA PERSONA CHE E' MACROBIOTICA DA 40 ANNI CHE QUESTO ARTICOLO E' STATO REDATTO VERAMENTE BENE E GLI FACCIO MIEI COMPLIMENTI ALL'AUTORE.
    UN SITO ALTERNATIVO USA - NATURAL NEWS- FORNISCE OTTIME INFORMAZIONI E STUDI RELATIVI AGLI ALIMENTI. R.C.

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    1. Salve. Grazie per i complimenti, ovviamente si tratta di una rielaborazione critica di fonti di letteratura scientifica reperita in rete. Purtroppo il poco tempo libero a mia disposizione mi impedisce di continuare a pubblicare regolarmente sul blog, ma sono contento che dopo tanto tempo i contenuti sono sempre attuali.

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  3. alimento davvero interessante, sarebbe utile sapere dove è reperibile

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    1. in Italia non credo che si possa trovare tal quale, salvo che nel frattempo negozi di macrobiotica o cibi etnici abbiano iniziato a commercializzarlo. Esistono nel mondo degli integratori alimentari realizzati a partire dal natto, li puoi trovare digitando "nattokinase" su google.

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    2. alcuni ristoranti giapponesi vendono cibi giapponesi e natto

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  4. Il natto bio lo cerco da anni e l ho trovato qui
    http://tofu-bio-otani.com/i-nostri-prodotti/natto/
    Domanda: quali sono la giusta quantità e la giusta frequenza di consumo?

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