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domenica 26 febbraio 2012

Betulla: la grande protettrice dei reni

In attesa della primavera che si intravede in queste giornate di sole, parliamo della Betulla, una pianta di largo uso in erboristeria, grande amica dei reni ed eccellente depurativo e diuretico. Assunta sotto forma di tisana, di gocce, di capsule, comunque è di grande giovamento per risolvere i problemi di gonfiore, di ritenzione idrica, di scarsa diuresi. Anche in caso di eccesso di acido urico o presenza di calcoli renali possono aiutarci le varie parti di questo albero, tanto caro ai paesaggi nord europei ma caratterizzante anche di una certa parte delle pendici dell'Etna, dove cresce spontanea la Betula aetnensis, dalle proprietà analoghe.

BETULLA

Nome botanico: Betula verrucosa, Betula pendula



Parti utilizzate: le foglie, le gemme, i fiori (amenti), le giovani radici, i semi germinati, la linfa.



Modo d'uso: le foglie si usano sotto forma di tisana, soluzione idroalcolica o povere in opercoli, le altre parti si usano prevalentemente sotto forma di gemmoderivato (soluzione idrogliceroalcolica). La tisana delle foglie si prepara con un cucchiaio da tavola per tazza di acqua bollente (ca. 250 ml), si lascia in infusione almeno mezz'ora coperta quindi si filtra. Da bere fino a tre tazze al dì. I gemmoderivati preparati con le altre parti della pianta si utilizzano a dosi di 50 gocce da sciogliere in poca acqua e assumere tenendole un minuto in bocca prima di deglutire, fino a 3 volte al dì.



Per cosa serve: E' soprattutto una pianta di drenaggio e depurazione, grande amica dei reni di cui protegge i tessuti. Le foglie, anche sotto forma di tisana, sono un ottimo diuretico utile specialmente in caso di cattiva eliminazione dell'acido urico. Le gemme in soluzione idrogliceroalcolica sono anch'esse ottime come drenaggio, soprattutto se è presente stasi venosa ed edema, ovvero gonfiore diffuso. Il gemmoderivato delle giovani radici può essere utile in caso di danno all'epitelio renale (nefriti in genere) mentre la linfa aiuta il drenaggio ma è anche un eccellente depurativo, utile in caso di calcoli renali come rimedio esclusivo o in associazione con altre piante. L'estratto dei semi germinati è un buon tonico psico-fisico, mentre gli amenti hanno azione di regolazione ormonale, stimolano la tiroide e talvolta possono risultare utili come antistaminico.



Per chi serve
  • per chi soffre di uricemia (eccesso di acido urico) [foglie]
  • per chi ha gonfiori diffusi (edema) [foglie, gemme, linfa]
  • per chi soffre di cellulite [foglie, linfa]
  • per chi soffre di calcoli renali o danni renali [linfa, radici]
  • per gli studenti che hanno deficit di attenzione e memoria [semi]
  • per gli anziani che mostrano deficit cognitivi [semi]
  • per chi ha gonfiore diffuso associato con disturbi endocrini [amenti].


Breve Formulario: In tutti gli estratti acquosi (tisana, decotto) delle foglie di betulla, è bene quando la tisana è tiepida con le foglie ancora in infusione aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio, ciò faciliterà la soluzione dei principi resinosi contenuti.



Tisana depurativa e drenante


Betulla foglie 40g

Ciliegio peduncoli 30g

Mais barbe 10g

Gramigna radici 10g

Finocchio semi 10g

si utilizzano 4 cucchiai di questa tisana per un litro di acqua fredda. Si porta tutto ad ebollizione e si lascia sobbollire per circa 10 minuti, quindi si lascia riposare un'ora coperta, avendo cura di aggiungere un cucchiaino di bicarbonato dopo circa 20 minuti di infusione. Si filtra e si beve durante la giornata a stomaco vuoto.

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